Dicembre 2004
Pietre della memoria nel giardino dell'Istituto Aldini Valeriani
Le pietre che si trovano a metà del vialetto, immerse nel verde che circonda l’Istituto Aldini Valeriani di Bologna sono il prolungamento di un monumento che si trova sul Monte Sabbiuno, che si raggiunge uscendo da Bologna a partire da Porta San Mamolo, che commemora le vittime di un eccidio di prigionieri, in prevalenza partigiani, rastrellati tra Anzola e Amola di Persiceto nel dicembre 1944, ad opera di fascisti e di nazisti. I prigionieri, interrogati e torturati, venivano concentrati nel carcere di San Giovanni in Monte, creando un affollamento alleggerito tramite le fucilazioni effettuate al di sopra dei calanchi di Sabbiuno. Due delle vittime accertate hanno avuto un legame diretto con la scuola: si tratta di Efrem Benati, uno studente, e di Emilio Bussolari, un bidello, entrambi impegnati nella lotta contro il nazifascismo. Nel 2004, in corrispondenza del sessantesimo anniversario dell’eccidio, alcuni insegnanti (Arsenio Zanarini, Gabriele Poppi) insieme agli studenti del corso Edilizia, hanno progettato ed allestito il nostro piccolo monumento, facendo arrivare le pietre dal bacino del Brasimone, luogo da cui provengono anche tutte quelle che sono a Sabbiuno: 53 dedicate a vittime note, e la cinquantaquattresima dedicata a tutti coloro (il cui numero è incerto, ma non inferiore al centinaio) che non fu possibile identificare. Le due pietre dell’Istituto Aldini Valeriani sono un segno della partecipazione corale, inclusa la comunità scolastica, agli eventi storici dolorosi e importanti della Resistenza nella città di Bologna. Per documentarsi sul monumento di Sabbiuno: www.storiaememoriadibologna.it