Presentazione

La nostra scuola: identità, insegnamenti e storia.

L’Istituto Aldini Valeriani è la più antica scuola tecnico professionale della città di Bologna ed è la prima del territorio per numero di iscritti. All’interno dell’Istituto Aldini Valeriani sono presenti, in realtà, ben 3 istituti diversi:

  • Istituto Tecnico Aldini Valeriani
  • Istituto Professionale Aldini Valeriani
  • Istituto Tecnico Serale Aldini Valeriani

L’Istituto Tecnico Industriale ha durata quinquennale e si conclude con il conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore. I percorsi del settore Tecnologico sono i seguenti:

  • Meccanica, Meccatronica ed Energia
  • Elettronica ed Elettrotecnica
  • Informatica e Telecomunicazioni
  • Chimica, Materiali e Biotecnologie
  • Grafica e Comunicazione

L’istituto professionale Industria e artigianato ha durata quinquennale e si conclude con il conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore. Ha due indirizzi di studio:

  • Meccanica: manutenzione ed assistenza tecnica
  • Grafica industriale

Sono attualmente attivi i corsi serali per conseguire il diploma di istruzione tecnica in:

  • Elettronica ed Elettrotecnica, articolazione Elettronica.
  • Meccanica, Meccatronica ed Energia, articolazione Meccanica e Meccatronica.
  • Informatica e telecomunicazioni, articolazione Informatica

Lo spazio scolastico è distribuito su di un’ampia superficie di circa di 40.000 metri quadrati, collocato su tre piani.

  • PIANO TERRA: la maggior parte dell’area è dedicata ai laboratori e alle officine (meccanica, elettrotecnica, laboratori grafici ecc.), ma si trovano anche biblioteca, bar, ambulatorio medico, sala musica, teatro e ovviamente, l’ingresso. Sono presenti anche quattro palestre.
  • PIANO PRIMO: dedicato principalmente ad aule didattiche per gli Istituti Professionali, ospita anche diversi uffici amministrativi, le segreterie, la Presidenza e due sale insegnanti.
  • PIANO SECONDO: anche questo è dedicato ad aule didattiche, principalmente per l’Istituto Tecnico Aldini-Valeriani, ma anche ai laboratori linguistici, di fisica, scienze, informatica ed elettronica. Sono presente diverse sale attrezzate con personal computer sia ad uso specifico per i laboratori, sia per uso generale. Anche qui si trovano aule insegnanti ed uffici amministrativi e di vice-presidenza.
  • PIANO TERZO: dedicato totalmente alla specializzazione di chimica, sia per quanto riguarda aule didattiche sia per laboratori e aule computer.

In moltissime aule ed in tutti i laboratori sono presenti personal computer, smart TV e lavagne interattive (LIM) come supporto alla didattica. La connessione ad internet è presente praticamente in tutto l’edificio, sia come rete cablata che come connessione wireless.

Storia

L’Istituto Aldini-Valeriani è una delle più antiche scuole tecniche d’Italia e d’Europa. Da più di 170 anni costituisce il polo di eccellenza e di avanguardia bolognese nella formazione di imprenditori, di professionisti, di managers, di quadri, di tecnici e di mano d’opera qualificata, molti dei quali hanno dato vita a imprese piccole e grandi.
Per le straordinarie vicende della sua fondazione e della sua evoluzione rappresenta un capitolo nobile nella storia della formazione tecnica e professionale. Mentre gli istituti fondati alla fine del Settecento nelle grandi capitali industriali d’Europa rispondono alla crescente domanda di tecnici e di mano d’opera specializzata, le Scuole Tecniche Bolognesi Aldini Valeriani nascono dalla lungimiranza di due illustri esenti della cultura scientifica dell’Università di Bologna. Quando, infatti, i due fondatori, il fisico Giovanni Aldini e l’economista Luigi Valeriani sono le basi, attraverso lasciti e precise volontà testamentarie al Comune di Bologna, per la creazione della scuola, l’industria a Bologna non c’è. La popolazione è in miseria, vive la crisi economica legata al declino della produzione e della lavorazione della seta, che nei quattro secoli precedenti aveva costituito la ricchezza e la fama della città.
È dunque l’istituzione della scuola a rilanciare su nuove basi lo sviluppo produttivo del territorio. Aldini e Valeriani, intellettuali di respiro europeo, sono consapevoli del legame che intercorre fra scienza, tecnica e crescita economica.
A Bologna una commissione di artigiani, professori universitari e consiglieri comunali, formula il progetto della scuola sull’esperienza parigina del Conservatoire des Arts et Métiers, assunto come modello di istruzione tecnica per artigiani e manifattori. Nascono così le Scuole Tecniche Bolognesi, pubbliche e gratuite. Il loro corso di studi si differenzia fortemente da quello vigente nel sistema scolastico tradizionale. Lo sviluppo dei talenti negli allievi si attua sia sugli aspetti pratici del fare che su quelli teorici del sapere. Le nozioni di aritmetica, geometria, disegno, chimica e fisica si affiancano alla pratica di laboratorio, allo studio, all’uso, alla costruzione delle macchine, alla chimica applicata. Alla teoria si accompagna la pratica empirica. A sua volta la mano che sa fare sviluppa la mente che progetta in un rapporto di cooperazione che oggi più che mai viene riconosciuto come il metodo migliore per sviluppare le competenze.
La scuola è profondamente radicata al territorio e alla sua storia. Nel corso degli anni professori e studenti hanno riportato alla luce la straordinaria vicenda dell’industria della seta bolognese a partire dal ‘400, hanno ricostruito l’evoluzione della meccanica nelle officine e nelle fabbriche attraverso il recupero e il restauro di macchine e utensili e hanno dato vita al Museo del Patrimonio Industriale, che documenta l’attività produttiva dell’area bolognese dal Rinascimento a oggi.
Nell’epoca della globalizzazione diventa ancor più importante promuovere la creatività e la capacità di interpretare lo spirito del proprio territorio. Le attuali tecnologie impongono una domanda crescente di tecnici d’impresa, di specifiche professionalità, di nuove specializzazioni. L’Istituto Aldini Valeriani ancor oggi, come al tempo della sua fondazione, adeguando programmi e strutture alle sfide del nuovo Millennio, sa inserirsi attivamente in una realtà aperta alla continua innovazione tecnologica e alla domanda di rinnovate competenze del mercato del lavoro.